Sottotitolo

Lorita Tinelli, Presidente del CESAP, mostra una spiccata tendenza a ostentare qualifiche o meriti che risultano poco aderenti alla realtà.

Molti esempi sono illustrati in "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", dov’è possibile leggere un lungo elenco di esagerazioni e travisamenti che suscitano uno stupore che lascia presto il posto all’ilarità.

Poiché la produzione di queste vanterie è particolarmente copiosa, questo blog si propone di integrare "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", con una raccolta di citazioni sparse, analizzate attraverso un'ottica ironica e umoristica al fine di sorridere un po'.

cesapcesap@gmail.com

lunedì 31 gennaio 2011

Via B. Croce, 49. Trattabile


Se in materia di sette la competenza della Tinelli pare essere oltremodo insufficiente (vedi qui e qui), si deve ammettere che almeno per i numeri può vantare una spiccata creatività. In una intervista del 17/3/2010 la Tinelli sostiene che al CESAP "ogni settimana arrivano decine di richieste".

Sorvoliamo sulla verosimiglianza di queste decine di richieste settimanali, perché ciò che merita attenzione è che la Tinelli era partita da un valore molto superiore. Sul sito del CESAP c’è un avviso dove si parla di “un centinaio di richieste di aiuto al giorno”. All’incirca 700 alla settimana, un valore enormemente superiore rispetto ad alcune “decine”.

Come i prezzi dei venditori ambulanti sulle spiagge, che partono da 100 per arrivare a 10, anche i dati sull’attività del CESAP sono trattabili, e questo è confortante. Vediamo perché:
  • La finalità del CESAP è “Partecipare attivamente allo sviluppo della scienza”, quindi la Tinelli è una scienziata.
  • La Scienza ha delle regole che vanno seguite scrupolosamente.
  • Se la Tinelli è una scienziata, allora le sue dichiarazioni sono conformi alle regole della Scienza. 
  • Per cui, quando la Scienza ci dice che il diametro della Terra è di 12.629 Km, ora sappiamo che possiamo chiedere lo sconto, è un valore trattabile.
Sempre nella stessa intervista, c’è una frase della scienziata di Noci che merita alcune considerazioni, purtroppo non tutte divertenti. Secondo l'intervista, la Tinelli avrebbe detto:
"No - dice a una signora che telefona da Milano - di questo gruppo non ho mai sentito parlare. Ma stia tranquilla, sua sorella la tireremo fuori."

Anche se rassicuranti, queste parole suscitano preoccupazione. La Tinelli sostiene che per il bene della sorella è necessario l’intervento del centro Abusi Psicologici al fine di “tirarla fuori”. Questo significa che quello è un gruppo “abusante”. In pratica saremmo di fronte a una setta, ma come fa la Tinelli a sostenerlo se di quel gruppo non ha “mai sentito parlare”? Non è una veggente e le informazioni fornite da una parente preoccupata non sono per niente sufficienti per esprimere un giudizio serio. La sommarietà maccartista con cui la Tinelli qualifica come “setta pericolosa” (o plagiante o psico-setta ecc.) un gruppo di cui non ha neppure mai sentito parlare, può avere implicazioni molto gravi sulla vita delle persone coinvolte.

L’argomento si fa serio e ci spegne il buonumore, per cui lasciamo che a trattarlo sia qualcuno più qualificato e torniamo agli aspetti comici, certamente più piacevoli, ossia alla frase “stia tranquilla, sua sorella la tireremo fuori.

Questa banale affermazione può avere due implicazioni: la Tinelli ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della psicologia, oppure fa concorrenza alle miracolose alghe dimagranti di Vanna Marchi. Non esistono - non esistevano prima della Tinelli - tecniche che garantiscono il “risveglio” di un adepto “plagiato” da una “setta”. O almeno non esistono metodi legali e moralmente accettabili, già che la deprogrammazione (metodo inefficace che ricorreva al rapimento e alla coercizione) è stata da tempo abbandonata.

Chi è abituato a pensar male degli altri non avrà dubbi, ma noi, che siamo cultori della giornalista immaginaria, abbiamo la soluzione dell’enigma: Lorita Tinelli ha fatto una grande scoperta, ma la sua notoria modestia la porta a rifuggire dagli onori che per un tale contributo “allo sviluppo della scienza” le verrebbero tributati.

Deve essere per questo che sulla home page del CESAP, anziché questo straordinario nuovo metodo, apprendiamo che “la pubblicità negativa su internet aiuta ad essere arrestati per frode”. Una notizia imperdibile, anche se non saprei dire cosa c’entri con gli abusi psicologici, il plagio e le psico-sette.


lunedì 24 gennaio 2011

L’esperto nuovamente gabbato.

Nel post precedente abbiamo visto che l'esperta di sette Lorita Tinelli ha dato spazio sul suo sito a una campagna propagandistica di Scientology e per questo è stata paragonata a un esperto di truffe che si fa raggirare da un venditore di torri Eiffel.

Nella vita reale è difficile trovare una disavventura che ridicolizzi più di questa, ma l’esperta (?) di sette Tinelli riesce incredibilmente a ripetere l'exploit. Questa volta si compra la fontana di Trevi, che le viene venduta da un parlamentare divenuto celebre per un mutuo da pagare: Domenico Scilipoti.

Sul sito dell’on. Scilipoti si legge questo annuncio:
Roma, 14/09/2010 – Si sono costituiti oggi, a Palazzo Marini, il primo Forum Nazionale Antiplagio e l’Osservatorio Nazionale sulle sette abusanti, composto da singoli cittadini e dalle associazioni onlus SOS Antiplagio, ARIS Toscana, ARIS Veneto, Antiplagio Volontario, CESAP, Telefono Antiplagio, FAVIS, Giù Le Mani Dai Bambini, European Consumers, Comitato Romano Vittime delle Sette ...”
La notizia viene messa anche sulla home page dal CESAP. Lo si apprende dal forum interno dove un utente scrive:
"concentriamoci sull'attività dell' On. Domenico Scilipoti...è un buon Osservatore... Pardon: Osservatorio (home page del sito Ce.S.A.P.)"
Perché sia fantozziano per un movimento anti-sette scegliersi come padre nobile l’irrefrenabile Scilipoti, lo spiega bene Miguel Martinez con un brillante articolo intitolato “Domenico Scilipoti, amico delle sette, amico dei cacciatori di streghe”, di cui raccomando la lettura. Dell’articolo di Martinez riporto l’incipit per darne un assaggio:
L’onorevole Domenico Scilipoti probabilmente lo conoscerete per essere uno dei salvatori del governo di Silvio Berlusconi […]

Più curioso, il titolo di Caballero Gran Cruz de la Soberana Orden Hospitalaria de San Antón Abad, di cui – stando almeno a Google – l’onorevole Scilipoti risulterebbe l’unico intestatario almeno per il nostro pianeta. Anzi, gli unici riferimenti all’intero Ordine Ospedaliero riguardano l’onorevole Scilipoti. Meglio soli che male accompagnati.

Da traduttori, restiamo colpiti dal fascino poliglotta del titolo, “Oversea Member della Brasilian Accademy of Oriental Arts & Scienze”.[1] Mentre, avendo avuto a che fare con tanti diversi dentisti, ci chiediamo cosa sia la (sempre brasiliana) “Medaglia Tiradentes” di cui è insignito l’onorevole Scilipoti.

In ogni caso, l’onorevole Domenico Scilipoti ha la particolarità non solo di avere i piedi in due staffe politiche – quella del persecutore dei berlusconiani, Di Pietro, e quella del persecutore dei dipietristi, Silvio Berlusconi. Ha anche un piede solidamente infilato nella staffa delle cosiddette “sette” e un altro in quella dei cosiddetti “cacciatori di sette“. Che per me, sono entrambe etichette piuttosto discutibili, ma non per i diretti interessati.

Nota:
[1] “Oversea” sembra che stia per “Overseas”. “Brasilian” ha la “s” italiana, “Accademy” la doppia “c” come in italiano, e “Scienze” non è certo inglese.
Già da questo brano appare chiaro che Scilipoti condivide con la Tinelli due caratteristiche: la propensione per i curricula infarciti di meriti inverosimili e l’uso di una lingua maccheronica. Ma qui gli aspetti che accomunano la Tinelli e Scilipoti sono irrilevanti. Ciò che invece importa, è che per combattere le sette Lorita Tinelli si è alleata con un Caballero Gran Cruz sostenitore di “sette pericolose” e di filosofie ritenute strumento di guru e santoni. Una scelta indicativa del grado di insipienza di chi si presenta come ricercatore ed esperto.

L’incapacità di ricercare informazioni, come tratto caratteristico di un’associazione nata per fare ricerca e informazione, rende il CESAP un paradosso. Informazioni – si badi bene - che Scilipoti non teneva certo nascoste: sono pubbliche e facilmente disponibili a tutti (qui, qui, qui, qui, qui, qui, ecc.).

Possibile che nessuno dentro al CESAP abbia un dito per digitare s-c-i-l-i-p-o-t-i nella pagina di Google e schiacciare il tasto “invio”? Eppure cercare informazioni in Internet è diventato un gesto quotidiano, inoltre Il CESAP ostenta una lista interminabile di funzionari e collaboratori (Presidente, Vicepresidente, Segretari, Tesorieri, Consigli Direttivi, Scrutatori, Collegi dei Revisori, Comitati, Responsabili Area ecc.) A nessuno è venuto da chiedersi “Vediamo chi è questo Scilipoti”? Ovviamente viene da credere che la folla di collaboratori non esista. Quanto alla Tinelli, la Presidente del CESAP sembra stare alla “ricerca e informazione” come un leghista sta alla comunità islamica di Treviso.

Arriva però il giorno che qualcuno spiega come stanno le cose alle sprovvedute associazioni e il loro sogno di gloria va in frantumi. Così il 2 ottobre il Presidente del FAVIS firma una lettera di “recesso” dal Forum dell’on. Scilipoti, anche a nome di altre associazioni tra cui il CESAP.

Otto giorni dopo, il 10 ottobre 2010, anche la Tinelli pubblica un suo comunicato:
Il 14 settembre scorso una delegazione di associazioni, che si interessano di sostenere le vittime di controllo mentale, ha partecipato ad una riunione con l'Onorevole Scilipoti, al fine di porre le basi per un progetto di tutela. Il progetto era quello di costituire un osservatorio nazionale volto a raccogliere dati per meglio sostenere le vittime di cialtronerie. A tale riunione nessuno dei rappresentanti del CeSAP era presente. Il CeSAP che fa parte di un Forum di associazioni che si occupano del medesimo obiettivo e presenti all'incontro di Roma è venuto a conoscenza successivamente dell'esito dell'incontro. Valutando diversi dati ha riscontrato l'incompatibilità tra le scelte dell'onorevole Scilipoti e le attività stesse dell'associazione, pertanto discutendone con le altre associazioni, prendeva le distanze da quel progetto. Tutte le associazioni del Forum sono così arrivati alla decisione di non far parte del progetto della costituzione dell'Osservatorio, che in effetti non è mai partito. Di seguito la lettera inviata.
Anziché recedere dall'iniziativa dell'ayurvedico Scilipoti come fanno le altre associazioni, la Tinelli compie una mossa inaspettata: cerca di riscrivere la storia e nega tutto, perfino l’evidenza. Fingendo di non aver mai pubblicato - sulla home page del suo sito - che il 14 settembre “Si sono costituiti” ecc., ora la ricercatrice di Noci vuole farci credere che quella del 14 settembre era solo una riunione preliminare per “porre le basi per un progetto” che “non è mai partito”.

Inoltre, insiste la Tinelli, “nessuno dei rappresentanti del CeSAP era presente”. Manca solo che si giustifichi dicendo che quel giorno era in cucina a friggere i panzerotti (o a presiedere una seduta alla Camera dei Deputati). Ma è una precisazione puerile: da Scilipoti era presente “una delegazione”, che in quanto tale rappresentava anche il CESAP e che anche a nome del CESAP ha “aderito al” e non “posto le basi per”.

Funzionale a questa distorsione dei fatti è poi l’aver cancellato l’annuncio dell’avvenuta “costituzione del Forum” dalla lista delle notizie che sono comparse nella home page. È possibile scorrere l'intero elenco di queste notizie, che comincia dal gennaio 2009, ma questo annuncio è ora sparito. Identica sorte è toccata al comunicato propagandistico anti-psichiatria del CCDU, il noto gruppo di facciata di Scientology, che a suo tempo pure lui era finito nella pagina iniziale del sito del CESAP.

Si dice che la storia la scrivono i vincitori. A volte, ci provano anche le sedicenti esperte di sette che prendono imbarazzanti cantonate. Ma noi siamo fan della Tinelli e ci sentiamo di ringraziarla, perché con questo sacrificio ci regala l’aspetto più surreale della vicenda. In 1984, Orwell analizza uno dei pilastri su cui si regge il “controllo mentale” praticato dal regime: riscrivere (letteralmente) la storia. È paradossale che una persona che combatte guru e santoni plagiatori, adotti lei stessa quella tecnica di controllo mentale e cerchi di riscrivere la storia. Onestà intellettuale e decoro scientifico impongono che si lasci tutto com'è, già che è legittimo cambiare opinione, non lo è alterare i dati o i fatti.

Amo la correttezza e mi comporto con correttezza e professionalità
(Lorita Tinelli)


sabato 22 gennaio 2011

L’esperto antitruffa che comprò la Torre Eiffel

Per chi ha voglia di ridere, in un post precedente consigliavo di leggere Il Curioso Caso Lorita Tinelli. Dopo aver un po’ girovagato per il sito del CESAP, sono del parere che il suggerimento può essere esteso anche a quest’ultimo. È una lettura che non arriverà a curare la depressione, ma qualcosa di divertente che risollevi l’umore lo si trova spesso.

Una pagina che non mancherà di stupire e di far ridere riporta un comunicato dal tono tragico, ricco di frasi allarmistiche come “attacco frontale nei confronti dei nostri bambini”, “le lobby farmaceutiche e psichiatriche non si fermeranno”, “la battaglia”, “inevitabili abusi di psicofarmaci ai bambini”, “somministrazioni arbitrarie”, “grave e sconvolgente”, “con la complicità”, “i disastri e le tragedie”.

Il drammatico comunicato si conclude con l’indicazione della fonte: il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Ora qualcuno starà già ridendo. Agli altri spiegherò in 2 parole cosa vi sia di comico in questa apocalisse annunciata. In primo luogo non c’è niente di grave e sconvolgente perché si tratta di una bufala. Non esiste nessuna oscura macchinazione tesa a sostituire la merenda scolastica dei nostri bambini con velenosi psicofarmaci.

Veniamo ora all’aspetto comico. Il CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani) è un organo di Scientology, un suo gruppo di facciata che ha due scopi: fare proselitismo in modo occulto evitando il nome “Scientology” che ormai ha fama di "setta pericolosa", e condurre una fanatica battaglia finalizzata alla distruzione della psichiatria (e psicologia), le discipline qualificate per catalogare come privi di fondamento i procedimenti di Scientology (al pari dei guaritori filippini o dell'Acqua Diamante). 

Abbiamo quindi l’esperta di culti e sette che pretende di insegnare a noi (e alle autorità) come evitare le truffe di santoni e "settaroli" vari e intanto pubblicizza una campagna - basata su menzogne - organizzata da una delle psicosette più note e temute in Italia. E per fortuna che il CESAP si è dotato di un "Comitato di Relè"  che deve vagliare il materiale da pubblicare.

L’esperta di truffe che si compra la Torre Eiffel ha un sapore farsesco. Anche per l'animatore del più umile dei gruppi “anti-sette” sarebbe un abbaglio umiliante, una topica che indurrebbe il volenteroso ma inesperto maestro a dedicarsi ad altro, dimenticando culti, sette e figuracce.

Per fortuna nessuno si sogna di bisfrattare la Tinelli, che può continuare ad “offrire informazioni continuamente aggiornate a psicologi, sociologi, insegnanti, magistrati, forze dell’ordine … ma soprattutto a vittime, familiari” ecc. Il venir meno delle sue informazioni aggiornate non lascerebbe un gran vuoto, ma alle vittime e ai loro familiari verrebbe a mancare il piacere di sorridere un “”.

mercoledì 19 gennaio 2011

La casa editrice del Bianconiglio

In un suo scritto pubblicato sul sito del CESAP, la ricercatrice Tinelli mette questo riferimento bibliografico a un suo articolo:

Tinelli L. Memorie e false memorie, in I mille volti degli abusi, AA. VV., Editorba, 2006

Non indicare in bibliografia la città di una casa editrice (Editorba) è una sciatteria anche in una tesina per un esame universitario. Ma al di là della sciatteria, c’è qualcosa di ben più sorprendente in questo riferimento bibliografico: il dubbio che non siano solo le memorie della Tinelli ad essere false.

Questo perché contrariamente all’abitudine di ostentare anche la più insignificante delle qualifiche, di questo articolo la ricercatrice di Noci non fa nessuna menzione nei sui curricula, benché abbia avuto l’apparente onore di essere pubblicato in un libro. Con una rapida ricerca su Internet il dubbio diventa certezza: la casa editrice Editorba è quella del Bianconiglio e la Tinelli ha indicato una pubblicazione inesistente.

Negli elenchi delle case editrici disponibili in Internet (qui, qui, qui, qui) la “Editorba" non compare. Potrebbero però essere incompleti, meglio usare le Pagine Gialle, ma una ricerca su tutto il territorio nazionale dà questo messaggio:

"Nessun risultato trovato su Editorba".

Identico risultato si ottiene consultando le Pagine Bianche. Rimane a questo punto solo Google, ma si ottiene solo il link alla pagina della Tinelli.

Può esistere una casa editrice che non compare nelle Pagine Gialle, non ha il telefono, non ha un sito o una pagina web, non ha mai pubblicato niente e che nessuno, oltre alla Tinelli, ha mai citato in Internet? Ovviamente no, e con lei non esiste neppure la pubblicazione con l’articolo che la Tinelli non ha mai inserito nel suo curriculum. Eppure di "anomalie" e di “false memorie” i suoi curricula ne contengono in abbondanza, come per esempio gli studi che solo il sito del CESAP ha pubblicato (per non parlare di falsità ancora più gravi).

Certo, ipotizzare che la Tinelli si sia inventata una pubblicazione (significativamente intitolata false memorie) sembra impossibile. Sarebbe come ipotizzare un anziano Primo Ministro ingrifato che abitualmente organizza festini selvaggi con prostitute minorenni.


sabato 15 gennaio 2011

Pol Niuman un pò, bisfrattato – Esegesi tinellesca

Il Curioso Caso Lorita Tinelli dimostra la tendenza della Tinelli a esprimersi in “un italiano sorprendentemente esitante, che la porta talvolta a coprirsi di ridicolo”, evidenziando come la Tinelli confonde “sponsor” con “slogan”, mette la virgola tra il soggetto e il verbo, costruisce frasi senza senso oppure frasi che esprimono il contrario di quanto intende dire, ecc.

Curiosando sul sito del CESAP o sul blog della “docente universitaria”, ci si accorge che i casi riportati da il Caso Tinelli sono appena alcuni esempi. Eccone altri decisamente divertenti:

rischiando la salubrità mentale” (qui)
Corrisponde al celebre “migliorare l’ignoranza”. Può essere a rischio la sanità mentale, ma usando salubrità, che non significa salute ma che giova alla salute, si va "rischiando che sia di giovamento alla salute", il che non andrebbe considerato un rischio ma un auspicio (almeno per me che non sono un esperto del CESAP).

perchè ci danno lo sprone per” (qui)
È come "scivolare su una buccia di sapone". Il concetto viene reso correttamente, ma l'effetto comico è folgorante. La Tinelli ha fuso “ci danno la forza” con “sono di sprone”. Andrebbe rilevato anche l’errore di scrivere perché con l’accento grave (“è”), ma si tratta di un errore veniale e in questa pagina, che è una sorta di dizionario Tinellese Italiano che aiuti i neofiti a interpretare gli scritti della giornalista "immaginaria", quella degli accenti diventa una questione insignificante.

un pò per gioco e un pò per curiosità” (qui)
Questo invece è un errore molto grave. Secondo l'Accademia della Crusca "per ‘poco’ si ha po’ con l’apostrofo, l’unica forma ammessa dall’ortografia attuale e indicata dalle grammatiche". Abbiamo così una laureata in psicologia, in “criminologia giudiziaria” e in “grafologia” e che è “docente presso l’Università di Bari”, presso “Istituti professionali privati”, ecc. che non conosce le più elementari regole della grammatica italiana, quelle che si insegnano alla scuola elementare.

"ha fatto un intervento nella trasmissione radiofonica, La radio ne parla" (qui)
Con “ha fatto un intervento nella” probabilmente voleva dire “è intervenuta alla”, ma la cosa che maggiormente suscita stupore è l’uso che una persona laureata fa della virgola. È come scrivere: “mangiare la pizza, Margherita”.

"presentato da Katerin Spack, anno 2001" (qui)
È improbabile che Katerine (con la “e” finale) Spack abbia presentato qualcosa nel 2001. È l’immaginaria astronauta di una parodia ambientata nel 2125. Altre Katerin Spack non ne esistono (almeno secondo Google). A presentare nel 2001 era invece Catherine Spaak. Nel mondo della Scienza, ambiente in cui la Tinelli e il CESAP sostengono di appartenere, è motivo di discredito scrivere un nome in modo sbagliato, farlo in un curriculum è ancora più grave. Ma sbagliare 4 lettere su 12 esce dall'ambito del discredito per rientrare nel tratto che caratterizza della Tinelli: la comicità involontaria, che in questo caso suscita tenerezza, perché ricorda quegli anziani che non conoscendo l'inglese sono estimatori dell'attore  Umperi Bogart (e mangiano pochi grassi perché hanno il polistirolo alto).

Alcuni fuoriusciti lamentano di essere bisfrattati” (qui)
Sfido chiunque a riuscire a trattenere una sonora risata. Potrebbe essere un banale (e perdonabile) refuso, ma è un errore tanto comico che non poteva non essere segnalato, inoltre è così affine a “indagini segregate” da far dubitare che sia una svista.

lunedì 10 gennaio 2011

Lorita Tinelli presiede alla Camera dei Deputati

Quando si legge un curriculum pubblicato dalla Tinelli, sorge spesso il sospetto di trovarsi davanti a un caso di doping.

Sulla pagina "Curriculum CESAP" si legge:

"Il 12 ottobre 2007 il CeSAP, nella persona della Presidente, ha presieduto ad una Udienza alla Camera dei Deputati, per la presentazione del Libro Nero Sulle Sette in Italia"

Cosa sia una "Udienza alla Camera dei Deputati" solo Dio lo sa, dato che il Parlamento non è un tribunale e non tiene udienze bensì sedute, che non sono presiedute dalla Tinelli, ma dal Presidente della Camera o, in sua assenza, da uno dei 4 Vicepresidenti (art. 9 del Regolamento della Camera dei Deputati). Nel 2007 la Tinelli non era parlamentare e tantomeno Presidente (o Vicepresidente) della Camera, ma questa incongruenza non ha impedito all’esperta anti-sette del CESAP di pubblicare una così macroscopica fuga dalla realtà.

Per capire dove ne abbia preso lo spunto è necessario ripercorrere i fatti.

Quella che la Tinelli chiama "Udienza" era in realtà la presentazione di un libro, Il Libro Nero delle Sette in Italia, che non si teneva nell’Aula della Camera, ma nella sala stampa di Montecitorio. Di parlamentari presenti se ne contava appena uno, l’on. Elisa Pozza Tasca, presidente di un’associazione che si occupa di persone scomparse.

L’incontro è stato deludente: erano presenti solo l’autrice del libro C. Boschetti, l’on. Pozza Tasca, il criminologo F. Bruno e alcuni esponenti delle associazioni anti-sette italiane. Tra queste ultime, per l’appunto, la dr. Tinelli. Il pubblico generico ha completamente disertato l’evento, così come i giornalisti. Di conseguenza la riunione non ha lasciato alcuna traccia sulla stampa.

Trattandosi di un semplice incontro per pubblicizzare un libro, potrebbe essere che la Tinelli abbia presieduto quella piccola riunione? Neppure quello. A introdurre o presentare il libro si sono succeduti le persone sopra citate (l'autrice del libro, il criminologo F. Bruno, l'on. Pozza Tasca) più un esponente del FAVIS. Per tutto il tempo della presentazione, la Tinelli era comodamente seduta dalla parte del pubblico in qualità di spettatrice.

L'aver assistito tra il pubblico alla presentazione di un libro, nella mente della Tinelli si è trasformato nell'aver presieduto a una riunione della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.

Oltre a questa enormità, vanno rilevati altri errori che appaiono indicativi dell'autorevolezza della studiosa di "psicosette" che sostiene "di offrire informazioni sull'argomento, continuamente aggiornate, a psicologi, sociologi, assistenti sociali, forze dell'ordine, educatori, insegnanti, avvocati, magistrati, medici, pedagogisti, operatori psicosociali". La data riportata dalla Tinelli, 12 ottobre, è sbagliata sia nel giorno che nel mese. La data esatta è il 21 settembre. L’anno, almeno quello, era corretto. Non così il titolo del libro, perché la Tinelli riesce a sbagliare persino quello: "Il Libro Nero delle Sette in Italia" e non "sulle Sette".