Sottotitolo

Lorita Tinelli, Presidente del CESAP, mostra una spiccata tendenza a ostentare qualifiche o meriti che risultano poco aderenti alla realtà.

Molti esempi sono illustrati in "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", dov’è possibile leggere un lungo elenco di esagerazioni e travisamenti che suscitano uno stupore che lascia presto il posto all’ilarità.

Poiché la produzione di queste vanterie è particolarmente copiosa, questo blog si propone di integrare "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", con una raccolta di citazioni sparse, analizzate attraverso un'ottica ironica e umoristica al fine di sorridere un po'.

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lunedì 24 gennaio 2011

L’esperto nuovamente gabbato.

Nel post precedente abbiamo visto che l'esperta di sette Lorita Tinelli ha dato spazio sul suo sito a una campagna propagandistica di Scientology e per questo è stata paragonata a un esperto di truffe che si fa raggirare da un venditore di torri Eiffel.

Nella vita reale è difficile trovare una disavventura che ridicolizzi più di questa, ma l’esperta (?) di sette Tinelli riesce incredibilmente a ripetere l'exploit. Questa volta si compra la fontana di Trevi, che le viene venduta da un parlamentare divenuto celebre per un mutuo da pagare: Domenico Scilipoti.

Sul sito dell’on. Scilipoti si legge questo annuncio:
Roma, 14/09/2010 – Si sono costituiti oggi, a Palazzo Marini, il primo Forum Nazionale Antiplagio e l’Osservatorio Nazionale sulle sette abusanti, composto da singoli cittadini e dalle associazioni onlus SOS Antiplagio, ARIS Toscana, ARIS Veneto, Antiplagio Volontario, CESAP, Telefono Antiplagio, FAVIS, Giù Le Mani Dai Bambini, European Consumers, Comitato Romano Vittime delle Sette ...”
La notizia viene messa anche sulla home page dal CESAP. Lo si apprende dal forum interno dove un utente scrive:
"concentriamoci sull'attività dell' On. Domenico Scilipoti...è un buon Osservatore... Pardon: Osservatorio (home page del sito Ce.S.A.P.)"
Perché sia fantozziano per un movimento anti-sette scegliersi come padre nobile l’irrefrenabile Scilipoti, lo spiega bene Miguel Martinez con un brillante articolo intitolato “Domenico Scilipoti, amico delle sette, amico dei cacciatori di streghe”, di cui raccomando la lettura. Dell’articolo di Martinez riporto l’incipit per darne un assaggio:
L’onorevole Domenico Scilipoti probabilmente lo conoscerete per essere uno dei salvatori del governo di Silvio Berlusconi […]

Più curioso, il titolo di Caballero Gran Cruz de la Soberana Orden Hospitalaria de San Antón Abad, di cui – stando almeno a Google – l’onorevole Scilipoti risulterebbe l’unico intestatario almeno per il nostro pianeta. Anzi, gli unici riferimenti all’intero Ordine Ospedaliero riguardano l’onorevole Scilipoti. Meglio soli che male accompagnati.

Da traduttori, restiamo colpiti dal fascino poliglotta del titolo, “Oversea Member della Brasilian Accademy of Oriental Arts & Scienze”.[1] Mentre, avendo avuto a che fare con tanti diversi dentisti, ci chiediamo cosa sia la (sempre brasiliana) “Medaglia Tiradentes” di cui è insignito l’onorevole Scilipoti.

In ogni caso, l’onorevole Domenico Scilipoti ha la particolarità non solo di avere i piedi in due staffe politiche – quella del persecutore dei berlusconiani, Di Pietro, e quella del persecutore dei dipietristi, Silvio Berlusconi. Ha anche un piede solidamente infilato nella staffa delle cosiddette “sette” e un altro in quella dei cosiddetti “cacciatori di sette“. Che per me, sono entrambe etichette piuttosto discutibili, ma non per i diretti interessati.

Nota:
[1] “Oversea” sembra che stia per “Overseas”. “Brasilian” ha la “s” italiana, “Accademy” la doppia “c” come in italiano, e “Scienze” non è certo inglese.
Già da questo brano appare chiaro che Scilipoti condivide con la Tinelli due caratteristiche: la propensione per i curricula infarciti di meriti inverosimili e l’uso di una lingua maccheronica. Ma qui gli aspetti che accomunano la Tinelli e Scilipoti sono irrilevanti. Ciò che invece importa, è che per combattere le sette Lorita Tinelli si è alleata con un Caballero Gran Cruz sostenitore di “sette pericolose” e di filosofie ritenute strumento di guru e santoni. Una scelta indicativa del grado di insipienza di chi si presenta come ricercatore ed esperto.

L’incapacità di ricercare informazioni, come tratto caratteristico di un’associazione nata per fare ricerca e informazione, rende il CESAP un paradosso. Informazioni – si badi bene - che Scilipoti non teneva certo nascoste: sono pubbliche e facilmente disponibili a tutti (qui, qui, qui, qui, qui, qui, ecc.).

Possibile che nessuno dentro al CESAP abbia un dito per digitare s-c-i-l-i-p-o-t-i nella pagina di Google e schiacciare il tasto “invio”? Eppure cercare informazioni in Internet è diventato un gesto quotidiano, inoltre Il CESAP ostenta una lista interminabile di funzionari e collaboratori (Presidente, Vicepresidente, Segretari, Tesorieri, Consigli Direttivi, Scrutatori, Collegi dei Revisori, Comitati, Responsabili Area ecc.) A nessuno è venuto da chiedersi “Vediamo chi è questo Scilipoti”? Ovviamente viene da credere che la folla di collaboratori non esista. Quanto alla Tinelli, la Presidente del CESAP sembra stare alla “ricerca e informazione” come un leghista sta alla comunità islamica di Treviso.

Arriva però il giorno che qualcuno spiega come stanno le cose alle sprovvedute associazioni e il loro sogno di gloria va in frantumi. Così il 2 ottobre il Presidente del FAVIS firma una lettera di “recesso” dal Forum dell’on. Scilipoti, anche a nome di altre associazioni tra cui il CESAP.

Otto giorni dopo, il 10 ottobre 2010, anche la Tinelli pubblica un suo comunicato:
Il 14 settembre scorso una delegazione di associazioni, che si interessano di sostenere le vittime di controllo mentale, ha partecipato ad una riunione con l'Onorevole Scilipoti, al fine di porre le basi per un progetto di tutela. Il progetto era quello di costituire un osservatorio nazionale volto a raccogliere dati per meglio sostenere le vittime di cialtronerie. A tale riunione nessuno dei rappresentanti del CeSAP era presente. Il CeSAP che fa parte di un Forum di associazioni che si occupano del medesimo obiettivo e presenti all'incontro di Roma è venuto a conoscenza successivamente dell'esito dell'incontro. Valutando diversi dati ha riscontrato l'incompatibilità tra le scelte dell'onorevole Scilipoti e le attività stesse dell'associazione, pertanto discutendone con le altre associazioni, prendeva le distanze da quel progetto. Tutte le associazioni del Forum sono così arrivati alla decisione di non far parte del progetto della costituzione dell'Osservatorio, che in effetti non è mai partito. Di seguito la lettera inviata.
Anziché recedere dall'iniziativa dell'ayurvedico Scilipoti come fanno le altre associazioni, la Tinelli compie una mossa inaspettata: cerca di riscrivere la storia e nega tutto, perfino l’evidenza. Fingendo di non aver mai pubblicato - sulla home page del suo sito - che il 14 settembre “Si sono costituiti” ecc., ora la ricercatrice di Noci vuole farci credere che quella del 14 settembre era solo una riunione preliminare per “porre le basi per un progetto” che “non è mai partito”.

Inoltre, insiste la Tinelli, “nessuno dei rappresentanti del CeSAP era presente”. Manca solo che si giustifichi dicendo che quel giorno era in cucina a friggere i panzerotti (o a presiedere una seduta alla Camera dei Deputati). Ma è una precisazione puerile: da Scilipoti era presente “una delegazione”, che in quanto tale rappresentava anche il CESAP e che anche a nome del CESAP ha “aderito al” e non “posto le basi per”.

Funzionale a questa distorsione dei fatti è poi l’aver cancellato l’annuncio dell’avvenuta “costituzione del Forum” dalla lista delle notizie che sono comparse nella home page. È possibile scorrere l'intero elenco di queste notizie, che comincia dal gennaio 2009, ma questo annuncio è ora sparito. Identica sorte è toccata al comunicato propagandistico anti-psichiatria del CCDU, il noto gruppo di facciata di Scientology, che a suo tempo pure lui era finito nella pagina iniziale del sito del CESAP.

Si dice che la storia la scrivono i vincitori. A volte, ci provano anche le sedicenti esperte di sette che prendono imbarazzanti cantonate. Ma noi siamo fan della Tinelli e ci sentiamo di ringraziarla, perché con questo sacrificio ci regala l’aspetto più surreale della vicenda. In 1984, Orwell analizza uno dei pilastri su cui si regge il “controllo mentale” praticato dal regime: riscrivere (letteralmente) la storia. È paradossale che una persona che combatte guru e santoni plagiatori, adotti lei stessa quella tecnica di controllo mentale e cerchi di riscrivere la storia. Onestà intellettuale e decoro scientifico impongono che si lasci tutto com'è, già che è legittimo cambiare opinione, non lo è alterare i dati o i fatti.

Amo la correttezza e mi comporto con correttezza e professionalità
(Lorita Tinelli)


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