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Lorita Tinelli, Presidente del CESAP, mostra una spiccata tendenza a ostentare qualifiche o meriti che risultano poco aderenti alla realtà.

Molti esempi sono illustrati in "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", dov’è possibile leggere un lungo elenco di esagerazioni e travisamenti che suscitano uno stupore che lascia presto il posto all’ilarità.

Poiché la produzione di queste vanterie è particolarmente copiosa, questo blog si propone di integrare "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", con una raccolta di citazioni sparse, analizzate attraverso un'ottica ironica e umoristica al fine di sorridere un po'.

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lunedì 10 gennaio 2011

Lorita Tinelli presiede alla Camera dei Deputati

Quando si legge un curriculum pubblicato dalla Tinelli, sorge spesso il sospetto di trovarsi davanti a un caso di doping.

Sulla pagina "Curriculum CESAP" si legge:

"Il 12 ottobre 2007 il CeSAP, nella persona della Presidente, ha presieduto ad una Udienza alla Camera dei Deputati, per la presentazione del Libro Nero Sulle Sette in Italia"

Cosa sia una "Udienza alla Camera dei Deputati" solo Dio lo sa, dato che il Parlamento non è un tribunale e non tiene udienze bensì sedute, che non sono presiedute dalla Tinelli, ma dal Presidente della Camera o, in sua assenza, da uno dei 4 Vicepresidenti (art. 9 del Regolamento della Camera dei Deputati). Nel 2007 la Tinelli non era parlamentare e tantomeno Presidente (o Vicepresidente) della Camera, ma questa incongruenza non ha impedito all’esperta anti-sette del CESAP di pubblicare una così macroscopica fuga dalla realtà.

Per capire dove ne abbia preso lo spunto è necessario ripercorrere i fatti.

Quella che la Tinelli chiama "Udienza" era in realtà la presentazione di un libro, Il Libro Nero delle Sette in Italia, che non si teneva nell’Aula della Camera, ma nella sala stampa di Montecitorio. Di parlamentari presenti se ne contava appena uno, l’on. Elisa Pozza Tasca, presidente di un’associazione che si occupa di persone scomparse.

L’incontro è stato deludente: erano presenti solo l’autrice del libro C. Boschetti, l’on. Pozza Tasca, il criminologo F. Bruno e alcuni esponenti delle associazioni anti-sette italiane. Tra queste ultime, per l’appunto, la dr. Tinelli. Il pubblico generico ha completamente disertato l’evento, così come i giornalisti. Di conseguenza la riunione non ha lasciato alcuna traccia sulla stampa.

Trattandosi di un semplice incontro per pubblicizzare un libro, potrebbe essere che la Tinelli abbia presieduto quella piccola riunione? Neppure quello. A introdurre o presentare il libro si sono succeduti le persone sopra citate (l'autrice del libro, il criminologo F. Bruno, l'on. Pozza Tasca) più un esponente del FAVIS. Per tutto il tempo della presentazione, la Tinelli era comodamente seduta dalla parte del pubblico in qualità di spettatrice.

L'aver assistito tra il pubblico alla presentazione di un libro, nella mente della Tinelli si è trasformato nell'aver presieduto a una riunione della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.

Oltre a questa enormità, vanno rilevati altri errori che appaiono indicativi dell'autorevolezza della studiosa di "psicosette" che sostiene "di offrire informazioni sull'argomento, continuamente aggiornate, a psicologi, sociologi, assistenti sociali, forze dell'ordine, educatori, insegnanti, avvocati, magistrati, medici, pedagogisti, operatori psicosociali". La data riportata dalla Tinelli, 12 ottobre, è sbagliata sia nel giorno che nel mese. La data esatta è il 21 settembre. L’anno, almeno quello, era corretto. Non così il titolo del libro, perché la Tinelli riesce a sbagliare persino quello: "Il Libro Nero delle Sette in Italia" e non "sulle Sette".

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