Sottotitolo

Lorita Tinelli, Presidente del CESAP, mostra una spiccata tendenza a ostentare qualifiche o meriti che risultano poco aderenti alla realtà.

Molti esempi sono illustrati in "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", dov’è possibile leggere un lungo elenco di esagerazioni e travisamenti che suscitano uno stupore che lascia presto il posto all’ilarità.

Poiché la produzione di queste vanterie è particolarmente copiosa, questo blog si propone di integrare "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", con una raccolta di citazioni sparse, analizzate attraverso un'ottica ironica e umoristica al fine di sorridere un po'.

cesapcesap@gmail.com

sabato 24 dicembre 2011

Esperienze inusuali definite panzane

All'indirizzo www-loritatinelli.it, che ora ospita un blog della Tinelli, fino a qualche tempo fa era pubblicato il suo sito-curriculum.

L'impressione è che il sito sia stato sostituito dal blog a causa dell'imbarazzo causato da Il Curioso Caso Tinelli, che in quel curriculum evidenziava numerose incongruenze. Ovviamente, qui l'uso del sostantivo "incongruenze" è come nel caso delle sgallettate che offrono prestazioni sessuali a pagamento: se a ingropparle è un lascivo Primo Ministro molto anziano anziché un impiegato del catasto, vengono definite escort. Ma anche se minorenni, sempre puttane sono.

Torniamo al sito defunto. L'immagine che segue era la sezione "Pubblicazioni" del curriculum precedentemente ospitato all'indirizzo www.loritatinelli.it e vi si trovava una cosa curiosa, per l'appunto una incongruenza, che nemmeno Il Curioso Caso Tinelli rileva (anche se avanza dei sospetti). Il fatto è un po' datato, il povero Renzo Bossi detto il Trota stava ripetendo la 2ª asilo, ma è fortemente indicativo della personalità della Tinelli.

(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Mi riferisco alla terzultima voce, "Esperienze inusuali definite parapsicologiche", che la falsa giornalista elenca come un suo articolo pubblicato sul numero di dicembre 2000 di NOCI gazzettino (e non "Noci-Gazzettino", e senza "Mensile di vita cittadina dal 1968" come scrive la Tinelli, perché sarebbe come citare un articolo pubblicato su "il Fatto Quotidiano, non riceve alcun finanziamento pubblico").



Strafalcioni nel citare il nome della rivista a parte, l'incongruenza nell'articolo "Esperienze inusuali definite parapsicologiche" sta nel fatto che nel n. 12 dell'Anno XXXIII di NOCI gazzettino non c'è niente a firma della finta giornalista Tinelli, nemmeno una breve intervista su di una colonna in settima pagina. (Nemmeno sul n. 1 Gennaio 2001, Anno XXXIV.)

Qualcuno dirà: ma dai, possibile che una psicologa (che dice di essere anche criminologa e collaboratrice di università statali e mediatrice familiare ed esperta di sette e docente in una scuola di estetiste e collaboratrice delle Forze dell'Ordine, ecc.) scenda a un livello così basso da inserire nel suo curriculum una panzana? E chi sei tu per sostenere una cosa tanto grave e (in effetti) poco credibile?

Andiamo con ordine. A chi pone la prima domanda, lo invito a leggere un po' del sito Il Curioso Caso Tinelli. Alla seconda domanda rispondo: dipende. Per la nostra eroina probabilmente sono uno psicopatico sociale e uno stalker, insomma qualcuno che tra amici chiameremmo un matto pericoloso e rompiballe. Ma se matto sono, sono un matto che possiede il n. 12 dell'Anno XXXIII di NOCI gazzettino in formato immagine, dove ho potuto verificare che l'articolo a firma della Tinelli è immaginario come la sua qualifica di giornalista.


Per vedere le pagine: pag. 1, pag. 2, pag. 3, pag. 4, pag. 5, pag. 6, pag. 7, pag. 8, pag. 9, pag. 10, pag. 11, pag. 12.

Ai più attenti fra quanti hanno aperto i link con le pagine non sarà sfuggito che in questo numero di NOCI gazzettino compaiono ben due box dove figura il nome Tinelli. Non si tratta però di due articoli nella nostra non "Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Regione Puglia". Si tratta delle pubblicità della Autocarrozzeria Tinelli Vitantonio e di Tinelli Giovanni Centrogomme, massimo sconto su tutti i pneumatici. Non saprei dire però se si tratta di una coincidenza o di un invito del destino.


Nel prossimo post pubblicherò l'elenco dei miei articoli usciti su Il Corriere della Pera, quelli scritti in collaborazione con Katerin Spack per il Niu Iork Taims e l'elenco dei libri pubblicati da Editorba, la casa editrice del Bianconiglio.


mercoledì 14 dicembre 2011

Lorita Tinelli vs Renzo Bossi detto il Trota

Grazie a un permesso speciale della Questura eccomi qui di nuovo. Ancora una volta ho letto qualcosa della poco esperta di sette Tinelli. Sono però tranquillo, posso smettere quando voglio. E poi ne è valsa la pena, perché ho scoperto un altro suo intervento davvero imperdibile intitolato “Ringrazio per la solidarietà ricevuta”.

Questa nuova tinellata fa sorgere il sospetto che la finta giornalista stia tentando di far desistere per sfinimento chi si propone di commentare le sue esternazioni. Non avendo l’intenzione di scrivere un intero spettacolo umoristico, mi limiterò a una breve analisi a volo d’uccello.

Il testo è permeato dal solito livore che caratterizza la retorica dell’infelice Piccola Fiammiferaia, che lamenta di immaginarie ingiurie, diffamazioni aggravate, stalking, deliri e generici reati mentre testimonia al mondo la sua immacolata innocenza definendo "persona confusa" e "una banderuola" che manifesta "il proprio stato mentale" chi le ha inviato una email di solidarietà.

Un comportamento che genera il sospetto che l'eroica paladina delle vittime abbia ragione: viene da pensare che solo una persona disturbata può esserle solidale.

L’inverosimile vicenda di una ONLUS che pubblica un’email riservata al fine di molestare chi le ha espresso solidarietà, è stato trattato nel post precedente. Qui tratteremo invece le lamentazioni della martire Tinelli e le “ingiurie”, “diffamazioni aggravate”, “reati”, ecc. che prima ho definito immaginari.

La questione è semplice: la Tinelli ripete come un mantra questa geremiade, senza però mai indicare una sola volta dove possiamo trovare questi malevoli attacchi. Non dà un link, non riporta mai un frase, non cita alcun esempio. Una reticenza che abbinata all'assenza in rete di questi attacchi, può avere 2 spiegazioni:

1) La Tinelli mente coscientemente. Non potendo smentire le sorprendenti critiche che ne denunciano l'insipienza, tenta di sminuirle definendole ingiurie, diffamazioni aggravate ecc, nella speranza che le si creda sulla parola.

2) La Tinelli interpreta in modo distorto "fatti, comportamenti e comunicazioni come prove di complotti orditi contro" di lei. Si sente perseguitata per un errato "esame di realtà" e, in buona fede, cerca di difendersi da persone che crede ostili per una convinzione basata su "fatti non accaduti". (Vedi ad esempio l'incipit del comunicato che esaminiamo oggi: "Da diversi anni ci sono persone che tentano di minare la mia serenità e la mia incolumità.")

Insomma, o ci fa o ci è. Ma di questo mistero buffo, che la Tinelli sia in malafede o senta le voci, siamo poco interessati. Meglio attenerci ai fatti e dare uno sguardo a quei siti che esprimono critiche al CESAP e che per la Tinelli sono il frutto "di qualche ossessionato/a" che "ha 'sporcato' la rete con i propri deliri". Deliri che sarebbero pieni di “ingiurie”, “molestie”, “diffamazioni” e di non meglio specificati “reati”. Il rapido excursus che segue ci consentirà di conoscere questi pericolosi stalker, ma devo avvisarvi: se qualcuno si aspetta una banda di malavitosi ceceni o un infanticida antropofago resterà deluso, perché i "molestatori ossessionati" della Tinelli sono come il tunnel Ginevra-Gran Sasso della Mariastellissima Gelmini.

Cominciamo dal più attivo, Pietro Bono, un esponente di Arkeon che per la mediatrice familiare è la più temibile psicosetta italiana. Senza entrare nel merito di ciò che scrive sul suo blog, è incontestabile che ogni sua considerazione è ben argomentata e scritta in modo sereno e rispettoso, senza mai una parola sopra le righe. Una pacatezza ammirabile, viste le traversie che Pietro sta vivendo (traversie di cui l’eroica ricercatrice di Noci si vanta di essere la fautrice). Ma soprattutto una pacatezza, una misura, un’obiettività che stridono fortemente con l’immagine di “adepti esalatati”, molestatori “ossessionati” pronti a “qualche azione spropositata” contro lei o la sua famiglia, che l’onesta ricercatrice ci prospetta nelle sue ripetute litanie.

Stesse considerazioni valgono per i blog Il Caso Arkeon, Sudore e Pioggia, Klee o il blog di Cosimo Campidoglio.

Visto che la Tinelli ci parla di molestatori ossessionati, merita di essere letta la testimonianza pubblicata da Silvana Radoani sul sito della sua associazione. Vi si racconta della decina di cause giudiziarie infondate con cui la tenera Piccola Fiammiferaia ha tormentato una persona (alla quale era legata da un rapporto di amicizia). Cause giudiziarie archiviate per insussistenza di notizie di reato, che tradotto in italiano significa che quei reati la Tinelli se li è sognati (o, per usare le parole del vocabolario Treccani, "che non hanno rispondenza nella realtà").

Oltre alla sofferenza causata a una persona innocente, l’effetto ottenuto dalla paladina delle vittime di abusi, è stata la chiusura di un’associazione che si occupava delle vittime di abusi. Come se Telefono Azzurro causasse per tigna la chiusura di Telefono Rosa. Un risultato che - al di là dei pomposi comunicati ufficiali - meglio di ogni altra cosa mette in luce importanti aspetti del modus operandi della Tinelli. Ma in quella testimonianza la Radoani riporta fatti ancora più gravi. Fatti che chi si rivolge alla Tinelli in cerca di aiuto farebbe meglio a conoscere.

Benché vengano trattati fatti tanto dolorosi, anche nel sito e nel blog della Radoani non c’è una parola censurabile. Niente che non sia l’esposizione di fatti.

Sulla Tinelli esprimono delle critiche anche il sito 7antisette e La Verità Su Arkeon, ma per quanto abbia cercato, anche qui non ho trovato niente che possa definirsi scorretto o biasimevole. Figuriamoci quindi "diffamazioni" o "reati" ecc.

Vi sono infine Il Curioso Caso Tinelli, ricchissimo di link e di documentazione a supporto di ogni affermazione e questo blog che state leggendo. Altro materiale io non ne ho trovato.

Sono tutte pagine web che supportano ogni commento con la dovuta documentazione. Per ogni citazione della collaboratrice immaginaria dell’Università la Sapienza, viene riportato il link al testo da lei scritto, di modo che il lettore possa leggere in originale ciò che viene commentato. Esattamente l’opposto di quanto fa la Tinelli, che scrive di una persecuzione a cui dovremmo credere senza vedere e condisce le sue lamentazioni con allusioni e riferimenti probabilmente comprensibili solo dai diretti interessati (es.: “alcune sedicenti studiose di sette”, “precise indicazioni sull'identità di chi accusa”). Più che comunicati sembrano dei pizzini.

Ancora un paio delle migliori tinellate contenute in “Ringrazio per la solidarietà ricevuta”: le virgole e il vittimismo.

Le virgole
Del resto, tale documentazione è anche stata depositata presso i tribunali, laddove poco importerà ai Giudici in quale posto io abbia messo le virgole nei miei scritti”.
Paraponziponzipò.

A mio avviso questa è la frase più comica della scienziata di Noci (e la più peculiare). Mi riferisco alla parte evidenziata in grassetto (l'annuncio del ricorso alle vie legali è uno dei suoi tormentoni più sfruttati ma meno riusciti e qui, dove non si parla di cose serie ma vogliamo solo scherzare per sorridere un po', è irrilevante). Chiedete a un bambino delle elementari se la punteggiatura è importante o meno, vi risponderà con l’esempio classico:

Patrizia, dice Lorita, è una bugiarda.
Patrizia dice: Lorita  è una bugiarda.

Non ci si capacita di come una persona laureata possa considerare irrilevanti le nozioni fondamentali della grammatica. E se questa persona cerca di accreditarsi come appartenente al mondo accademico, abbiamo la misura delle sue credenziali.

Non è una irrilevante questione di forma, perché in grammatica la forma è anche sostanza. In questo capitolo del Curioso Caso Tinelli possiamo vedere come l’uso inetto della punteggiatura porta la Tinelli a scrivere l’esatto opposto di quanto sta faticosamente tentando di esprimere.

Gli errori grammaticali che caratterizzano gli scritti della Tinelli sono sfiorati in questo blog e trattati in modo più approfondito su Il Curioso Caso Tinelli. Però si badi bene: nessuno ha mai ironizzato per dei banali refusi, che sono dovuti a distrazione. Ben altra cosa sono gli errori grammaticali, che sono dovuti a ignoranza (della sintassi o dell’ortografia). E se per rispetto dell'età gli svarioni grammaticali vengono perdonati all’anziano che viene intervistato mentre è in fila per ritirare la pensione, sono invece motivo di irrisione e di discredito per il ministro della Pubblica Istruzione che strazia un congiuntivo.

Persino il tonto per antonomasia, Renzo Bossi detto il Trota, che ha ripetuto per 4 volte l'ultimo anno delle superiori prima di conseguire la maturità, viene sbertucciato senza pietà per aver scritto "Campionato di scii" (forse convinto che "scii" sia il plurale di uno scio). Galvanizzato dal successo delle sue performance che tanta notorietà gli hanno fruttato, il povero Trota ha provato a cimentarsi sul terreno che è proprio della dr. Tinelli: l'uso a sproposito di un vocabolo. Presentando una mozione al consiglio regionale lombardo, accusa il governo Monti di avere una politica "centrista" (che significa appartenente a un partito di centro) intendendo "centralista" (che indica la prevalenza delle istituzioni nazionali sugli enti locali). Certo, una buona prestazione, meritatamente ripresa dai mezzi di informazione, che ha scatenato un'ondata di sarcasmo in Internet. Siamo però ancora lontani dalle vette raggiunte dalla Presidente Nazionale del CESAP che ha saputo scrivere un'enormità come "Il suo sponsor è 'Dammi la tua mano, ti dirò chi sei'." Diversamente da centrista/centralista, di cui non tutti conoscono la differenza, l'uso di sponsor al posto di slogan non necessita di alcuna spiegazione. Il confronto Tinelli vs Trota rimane ancora proibitivo per l'ottuso sfidante.


Il vittimismo

Nei suoi blog e siti la Tinelli esibisce la collezione primavera/estate delle sue lamentazioni. Capisco che a qualcuno possano apparire una petulanza di una noia che tramortisce, quasi come prendere l'ascensore con Marco Masini. Va però segnalato che c'è chi, oltre a noi, sa apprezzare l'afflato artistico che emerge da questo incessante grido di aiuto. Un apprezzamento che per un musicista arriva a essere fonte di ispirazione, il quale dedica una sua canzone alla nostra criminologa.

Sono numerosi i casi di cantanti che traggono ispirazione da un personaggio celebre. Nuvolari per Lucio Dalla, Arthur Rimbaud per Roberto Vecchioni, Girardengo per de Gregori, Che Guevara per Guccini, Luigi Tenco per de André, tanto per citarne qualcuno. Benché nel testo non si faccia cenno alla Tinelli, mi piace immaginare che Anonimo Siciliano abbia dedicato la sua creatività alla nostra eroina, che "da anni" vede minacciata la propria "incolumità da ossessionati molestatori", scrivendo per lei il brano Lupo nero.



sabato 19 febbraio 2011

Una Tinelli al giorno leva il medico di torno

Se il buongiorno si vede dal mattino, ai 5 cereali di una salutare colazione suggerisco di aggiungere una porzione di qualcosa scritto dalla ricercatrice di Noci su uno dei suoi vari siti o blog. Il buonumore è assicurato anche per chi ha poco senso dell’umorismo.

Tanto entusiasmo per le proprietà salutari della Tinelli è motivato da una pagina memorabile scritta dalla dottoressa che “ogni giorno assiste le vittime di abusi”. Vittime, viene da ipotizzare, assistite con la sorrisoterapia, quella in uso nei reparti di pediatria dove i medici indossano un naso rosso da clown, perché si sa che un sorriso vale più di una medicina.

Questa benefica dose di buonumore si trova sulla pagina Facebook del CESAP Onlus, dov’è pubblicata una mail privata dal contenuto palesemente molto riservato. Il fine è chiaro: un tentativo di “sputtanamento”.

Se a qualcuno dovessero venire in mente aggettivi come “riprovevole” o “meschino”, lo invito a non dare giudizi affrettati. Certo, il puerile sgarbo di pubblicare una email privata andrebbe giudicato ancora più severamente considerando che la Tinelli vuole denigrare proprio chi le ha inviato una email di solidarietà. Inoltre, dovrebbe suscitare sdegno considerando che è una ritorsione compiuta da una Onlus in forma ufficiale e non l'astiosa ripicca della fidanzata insopportabile che nelle barzellette viene abbandonata in prossimità dell’altare dal fidanzato gaglioffo. Potremmo quindi parlare di gretto livore se fosse il sito degli Assaggiatori Grappa e Acquaviti (o fosse pure quello dei contattisti di alieni), ma qui abbiamo a che fare con il CESAP e i parametri di valutazione cambiano. Ancora una volta la vicenda assume un aspetto paradossale, grottesco e bislacco. In una parola: comico.

I motivi sono molteplici. Innanzitutto c’è il paradosso di un abuso perpetrato da un’associazione che dovrebbe difendere le vittime di abusi (e che ci ricorda “che tiene alla tutela della gente che vive abusi psicologici”). Poi c’è il grottesco di chi si lagna senza posa per ingiurie e diffamazioni inesistenti, si atteggia a piccola fiammiferaia ingiustamente “perseguitata e minacciata” e poi compie azioni tanto meschine (ho definito le diffamazioni “inesistenti” perché in rete si trovano unicamente critiche documentate che la Tinelli liquida come ingiurie evitando però di entrare nel merito). E c’è il bislacco dello scadere in vendette infantili (che denotano una personalità capricciosa e rancorosa) da parte di chi si autodefinisce  "una persona notoriamente pacata e aperta al confronto, come me” [1] (e intanto deposita una processione di insussistenti denunce ed esposti all’autorità giudiziaria contro altre ricercatrici).

No, in questo caso la pubblicazione di una email privata non è una cosa seria ma tutta da ridere, perché:
  • È difficile prendere seriamente una piccolissima associazione che vanta immaginari “soci corrispondenti con l’estero nelle varie lingue” che assicurano “il collegamento con i Paesi Comunitari ed Extracomunitari” come se il CESAP fosse chiamato a intervenire nelle aree di crisi del pianeta.
  • È difficile dare credito a un’associazione antisette che vanta un astruso “Responsabile area qualità” e pubblica sulla home page un proclama propagandistico di Scientology (e l'unica volta che scrive qualcosa esordisce con "Tieni dìocchio").
  • È difficile non ridere di un velleitario “Centro Studi” che dovrebbe “Promuovere e coordinare attività di ricerca e di studio”, ma non produce praticamente niente e il materiale pubblicato nella sezione “Documenti e Studi” è sostanzialmente copiato da altri siti (talvolta senza citare la fonte).
  • È difficile non ridere di una associazione che – benché di recente costituzione e costituita in pratica da una sola persona - dichiara che “Nel 2002 sono state seguite 238 tesi di laurea e di specializzazione”, un’affermazione su cui non vale neppure la pena  fare dell’ironia (ma al CESAP sembra ancora poco e per lo stesso anno aggiunge “abbiamo archiviato 247 dossier su gruppi specifici”).
  • È difficile prendere seriamente un'associazione che diffonde statistiche assolutamente non credibili  (talvolta contraddette dalla sua presidente che riporta valori molto differenti ma altrettanto non credibili).
 E non è una cosa seria ma tutta da ridere, perché:
  • È difficile prendere seriamente una ricercatrice che vanta la pubblicazione di un suo articolo in un libro, ma libro e relativa casa editrice risultano entrambi inesistenti.
  • È difficile dare credito a una ricercatrice che sostiene di collaborare con l’Università La Sapienza e di avere per questa prodotto una ricerca (nel 1989, quando aveva 22 anni), quando all’università non risulta né la ricerca né la ricercatrice; o che sostiene di collaborare con un istituto di Urbino e di avere per questi prodotto una ricerca, ricerca che nella realtà è la tesina finale di un corso frequentato presso l'istituto.
  • È difficile dare credito a una scienziata che sostiene di essereIscritta all’Ordine dei Giornalisti” quando si scopre che è una balla.
  • È difficile non ridere di una ricercatrice che afferma di avere realizzato il “cdrom interattivo” allegato a un testo scolastico quando il CD non esiste e il testo non ha allegati. 
  • È difficile non ridere se una ricercatrice assiste tra il pubblico alla presentazione di un libro e poi scrive di averepresieduto ad una Udienza alla Camera dei Deputati”.
L’elenco potrebbe continuare molto a lungo. Che dire, attualmente abbiamo un effervescente Presidente del Consiglio che dà grandi soddisfazioni, ma il tempo passa per tutti e quando verrà il momento il nostro slogan sarà “Tinelli for President!” [2].

ribadisco che è sempre importante valutare i titoli che la gente ci propina
Lorita Tinelli

[1] La virgola non l’ho aggiunta io.
[2] Forse la "giornalista" Tinelli penserà che la frase “il nostro slogan sarà …” è sbagliata e che sarebbe invece corretto scrivere “il nostro sponsor sarà …”.


venerdì 11 febbraio 2011

La vedetta guercia

In merito alle discipline afferenti al New Age (Reiki, Ayurveda, bioenergie, terapie olistiche, ecc.) le associazioni anti-sette hanno le idee molto chiare. Com’è ben sintetizzato in un comunicato firmato anche dal CESAP, l’opinione degli anti-sette è riassumibile in 3 punti:
  1. le “cosiddette terapie energetiche, alternative, olistiche” sono cialtronate,
  2. coloro che le praticano sono degli illusi “vittime di cialtronerie”,
  3. "quella miriade di associazioni culturali ed accademie olistiche” che le propongono sono "vere e proprie sette manipolatrici e plagianti".

Anche in questa crociata contro le pratiche "alternative" il CESAP cerca di distinguersi. Per esempio, la Tinelli si vanta di essere l’artefice di un’interpellanza Regionale dove si chiede di contrastare (non senza ragione) gli “abusi psicologici” perpetrati da “persone non qualificate che appartengano a gruppi New Age, esoterici, del potenziale umano e altri simili” in quanto “alimentano false speranze esoteriche”.

Ancora. In un post precedente abbiano visto che dopo aver aderito al Forum Nazionale Antisette creato dall’on. Scilipoti, da questo Forum le associazioni si sono poi dissociate quando “con sgomento” sono venuti a conoscenza delle sue precedenti “proposte di legge a proposito dell’Ayurveda, della Bioenergetica, delle terapie olistiche nonché della medicina alternativa”. Era tanto lo “sgomento”, che Il CESAP ha emesso un suo ulteriore comunicato dove nega perfino che il Forum fosse mai nato (benché ne avesse annunciato la creazione).

Diamo ora uno sguardo alla pagina "Chi siamo" dal sito web del CESAP. Vi si trova il dr. Anthony Kingsley Frizzera, un sociologo di Trento (e non di Trieste come erroneamente indicato nella scheda). Da quanto si apprende con Google, questo componente del CESAP suscita un sincero rispetto: laureato nel 2004 con una tesi sull’integrazione scolastica, è attivamente impegnato nel sociale come responsabile di due Onlus (La Savana e Associazione Porte Aperte) che si occupano di mediazione culturale e dell'associazione La voce dei disabili. Promuove il turismo responsabile ed è attivo anche come educatore con progetti formativi per la scuola.

Una persona sicuramente ammirabile quindi, che nell'organico del CESAP appare però come un corpo estraneo perché dal sito Internet del suo Centro Shen Oriente-Occidente si apprende che l'esponente del CESAP propone trattamenti ayurveda, bioenergetici e corsi di Hatha Yoga. Esattamente la stessa triade (“Ayurveda, Bioenergetica, terapie olistiche”) che ha causato “sgomento” nel comunicato firmato anche dal CESAP.

Se per gli anti-sette questo non dovesse bastare, il Centro Shen propone anche riflessologia, Shiatsu, Reiki e lo stage di filosofia vedicaCuring with Music". Ancora: nella pagina dei link è segnalata l'Accademia di Tecniche Orientali, che pratica l'Alkimia Sciamanica, il Riallineamento Energetico dei "meridiani organici", l'Armony Balancing di "tutte le frequenze di energia conosciute", il Master of Change per vivere nella "inappuntabilità", la Terapia sul Karma per la "liberazione di impronte anemiche" e altro ancora.

Insomma, in base ai principi della Presidente del CESAP, un esponente del CESAP sembrerebbe a capo di una “vera e propria setta manipolatrice e plagiante”.

A parte l'aspetto farsesco già visto anche in due post precedenti per episodi similari (qui, qui), tutto ciò fa sorgere delle domande:
  1. Che autorevolezza può avere un Centro Studi che considera alla stregua di "pericoloso manipolatore mentale" un rispettabile mediatore culturale come il dr. A. Frizzera? 
  2. Che autorevolezza può avere un Centro Studi che non si accorge di avere tra i suoi componenti qualcuno che in base ai suoi stessi parametri dovrebbe essere considerato alla stregua di un criminale?
  3. Che valore possono avere le affermazioni di un Centro Studi che considera la "miriade di associazioni culturali ed accademie olistiche" delle “sette manipolatrici e plagianti” anche se propongono solo innocui massaggi rilassanti?  
  4. Che valore possono avere le informazioni di un Centro Studi che considera un plagiato chi frequenta una "accademia olistica" perché apprezza il massaggio tradizionale indiano?
  5. Poiché il CESAP ha dato così tanto alla Scienza (e tanto darà ancora, purtroppo), chi si fiderebbe delle scientifiche "consulenze qualificate” arrischiandosi a chiedergli anche solo un'indicazione stradale?


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martedì 1 febbraio 2011

Predatore: s.m. prima del datore

Un lettore ha suggerito una interessante ipotesi interpretativa della frase "ha presieduto ad una Udienza alla Camera dei Deputati”. Di questo comunicato della Tinelli ho parlato qui, evidenziando come la notoria modestia della Tinelli abbia indotto la scienziata ad annunciare di aver presieduto a una riunione alla Camera dei Deputati, mentre aveva semplicemente partecipato come spettatrice alla presentazione di un libro.

Alla luce dei sorprendenti errori grammaticali, sintattici o lessicali (il caso più divertente è l’uso di sponsor col significato di slogan) che caratterizzano i testi della “giornalista” che “scrive su quotidiani e periodici”, la nuova ipotesi è che il verbo “presièdere” non si debba intendere come “svolgere il ruolo di presidente di una riunione”, ma nel significato di “pre-siedere”, di sedersi prima.

Forse temeva che la presentazione del libro fosse affollata, così la previdente Tinelli si è pre-seduta, ossia è arrivata in anticipo per sedersi prima degli altri, assicurandosi così un confortevole posto in prima fila.


lunedì 31 gennaio 2011

Via B. Croce, 49. Trattabile


Se in materia di sette la competenza della Tinelli pare essere oltremodo insufficiente (vedi qui e qui), si deve ammettere che almeno per i numeri può vantare una spiccata creatività. In una intervista del 17/3/2010 la Tinelli sostiene che al CESAP "ogni settimana arrivano decine di richieste".

Sorvoliamo sulla verosimiglianza di queste decine di richieste settimanali, perché ciò che merita attenzione è che la Tinelli era partita da un valore molto superiore. Sul sito del CESAP c’è un avviso dove si parla di “un centinaio di richieste di aiuto al giorno”. All’incirca 700 alla settimana, un valore enormemente superiore rispetto ad alcune “decine”.

Come i prezzi dei venditori ambulanti sulle spiagge, che partono da 100 per arrivare a 10, anche i dati sull’attività del CESAP sono trattabili, e questo è confortante. Vediamo perché:
  • La finalità del CESAP è “Partecipare attivamente allo sviluppo della scienza”, quindi la Tinelli è una scienziata.
  • La Scienza ha delle regole che vanno seguite scrupolosamente.
  • Se la Tinelli è una scienziata, allora le sue dichiarazioni sono conformi alle regole della Scienza. 
  • Per cui, quando la Scienza ci dice che il diametro della Terra è di 12.629 Km, ora sappiamo che possiamo chiedere lo sconto, è un valore trattabile.
Sempre nella stessa intervista, c’è una frase della scienziata di Noci che merita alcune considerazioni, purtroppo non tutte divertenti. Secondo l'intervista, la Tinelli avrebbe detto:
"No - dice a una signora che telefona da Milano - di questo gruppo non ho mai sentito parlare. Ma stia tranquilla, sua sorella la tireremo fuori."

Anche se rassicuranti, queste parole suscitano preoccupazione. La Tinelli sostiene che per il bene della sorella è necessario l’intervento del centro Abusi Psicologici al fine di “tirarla fuori”. Questo significa che quello è un gruppo “abusante”. In pratica saremmo di fronte a una setta, ma come fa la Tinelli a sostenerlo se di quel gruppo non ha “mai sentito parlare”? Non è una veggente e le informazioni fornite da una parente preoccupata non sono per niente sufficienti per esprimere un giudizio serio. La sommarietà maccartista con cui la Tinelli qualifica come “setta pericolosa” (o plagiante o psico-setta ecc.) un gruppo di cui non ha neppure mai sentito parlare, può avere implicazioni molto gravi sulla vita delle persone coinvolte.

L’argomento si fa serio e ci spegne il buonumore, per cui lasciamo che a trattarlo sia qualcuno più qualificato e torniamo agli aspetti comici, certamente più piacevoli, ossia alla frase “stia tranquilla, sua sorella la tireremo fuori.

Questa banale affermazione può avere due implicazioni: la Tinelli ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della psicologia, oppure fa concorrenza alle miracolose alghe dimagranti di Vanna Marchi. Non esistono - non esistevano prima della Tinelli - tecniche che garantiscono il “risveglio” di un adepto “plagiato” da una “setta”. O almeno non esistono metodi legali e moralmente accettabili, già che la deprogrammazione (metodo inefficace che ricorreva al rapimento e alla coercizione) è stata da tempo abbandonata.

Chi è abituato a pensar male degli altri non avrà dubbi, ma noi, che siamo cultori della giornalista immaginaria, abbiamo la soluzione dell’enigma: Lorita Tinelli ha fatto una grande scoperta, ma la sua notoria modestia la porta a rifuggire dagli onori che per un tale contributo “allo sviluppo della scienza” le verrebbero tributati.

Deve essere per questo che sulla home page del CESAP, anziché questo straordinario nuovo metodo, apprendiamo che “la pubblicità negativa su internet aiuta ad essere arrestati per frode”. Una notizia imperdibile, anche se non saprei dire cosa c’entri con gli abusi psicologici, il plagio e le psico-sette.


lunedì 24 gennaio 2011

L’esperto nuovamente gabbato.

Nel post precedente abbiamo visto che l'esperta di sette Lorita Tinelli ha dato spazio sul suo sito a una campagna propagandistica di Scientology e per questo è stata paragonata a un esperto di truffe che si fa raggirare da un venditore di torri Eiffel.

Nella vita reale è difficile trovare una disavventura che ridicolizzi più di questa, ma l’esperta (?) di sette Tinelli riesce incredibilmente a ripetere l'exploit. Questa volta si compra la fontana di Trevi, che le viene venduta da un parlamentare divenuto celebre per un mutuo da pagare: Domenico Scilipoti.

Sul sito dell’on. Scilipoti si legge questo annuncio:
Roma, 14/09/2010 – Si sono costituiti oggi, a Palazzo Marini, il primo Forum Nazionale Antiplagio e l’Osservatorio Nazionale sulle sette abusanti, composto da singoli cittadini e dalle associazioni onlus SOS Antiplagio, ARIS Toscana, ARIS Veneto, Antiplagio Volontario, CESAP, Telefono Antiplagio, FAVIS, Giù Le Mani Dai Bambini, European Consumers, Comitato Romano Vittime delle Sette ...”
La notizia viene messa anche sulla home page dal CESAP. Lo si apprende dal forum interno dove un utente scrive:
"concentriamoci sull'attività dell' On. Domenico Scilipoti...è un buon Osservatore... Pardon: Osservatorio (home page del sito Ce.S.A.P.)"
Perché sia fantozziano per un movimento anti-sette scegliersi come padre nobile l’irrefrenabile Scilipoti, lo spiega bene Miguel Martinez con un brillante articolo intitolato “Domenico Scilipoti, amico delle sette, amico dei cacciatori di streghe”, di cui raccomando la lettura. Dell’articolo di Martinez riporto l’incipit per darne un assaggio:
L’onorevole Domenico Scilipoti probabilmente lo conoscerete per essere uno dei salvatori del governo di Silvio Berlusconi […]

Più curioso, il titolo di Caballero Gran Cruz de la Soberana Orden Hospitalaria de San Antón Abad, di cui – stando almeno a Google – l’onorevole Scilipoti risulterebbe l’unico intestatario almeno per il nostro pianeta. Anzi, gli unici riferimenti all’intero Ordine Ospedaliero riguardano l’onorevole Scilipoti. Meglio soli che male accompagnati.

Da traduttori, restiamo colpiti dal fascino poliglotta del titolo, “Oversea Member della Brasilian Accademy of Oriental Arts & Scienze”.[1] Mentre, avendo avuto a che fare con tanti diversi dentisti, ci chiediamo cosa sia la (sempre brasiliana) “Medaglia Tiradentes” di cui è insignito l’onorevole Scilipoti.

In ogni caso, l’onorevole Domenico Scilipoti ha la particolarità non solo di avere i piedi in due staffe politiche – quella del persecutore dei berlusconiani, Di Pietro, e quella del persecutore dei dipietristi, Silvio Berlusconi. Ha anche un piede solidamente infilato nella staffa delle cosiddette “sette” e un altro in quella dei cosiddetti “cacciatori di sette“. Che per me, sono entrambe etichette piuttosto discutibili, ma non per i diretti interessati.

Nota:
[1] “Oversea” sembra che stia per “Overseas”. “Brasilian” ha la “s” italiana, “Accademy” la doppia “c” come in italiano, e “Scienze” non è certo inglese.
Già da questo brano appare chiaro che Scilipoti condivide con la Tinelli due caratteristiche: la propensione per i curricula infarciti di meriti inverosimili e l’uso di una lingua maccheronica. Ma qui gli aspetti che accomunano la Tinelli e Scilipoti sono irrilevanti. Ciò che invece importa, è che per combattere le sette Lorita Tinelli si è alleata con un Caballero Gran Cruz sostenitore di “sette pericolose” e di filosofie ritenute strumento di guru e santoni. Una scelta indicativa del grado di insipienza di chi si presenta come ricercatore ed esperto.

L’incapacità di ricercare informazioni, come tratto caratteristico di un’associazione nata per fare ricerca e informazione, rende il CESAP un paradosso. Informazioni – si badi bene - che Scilipoti non teneva certo nascoste: sono pubbliche e facilmente disponibili a tutti (qui, qui, qui, qui, qui, qui, ecc.).

Possibile che nessuno dentro al CESAP abbia un dito per digitare s-c-i-l-i-p-o-t-i nella pagina di Google e schiacciare il tasto “invio”? Eppure cercare informazioni in Internet è diventato un gesto quotidiano, inoltre Il CESAP ostenta una lista interminabile di funzionari e collaboratori (Presidente, Vicepresidente, Segretari, Tesorieri, Consigli Direttivi, Scrutatori, Collegi dei Revisori, Comitati, Responsabili Area ecc.) A nessuno è venuto da chiedersi “Vediamo chi è questo Scilipoti”? Ovviamente viene da credere che la folla di collaboratori non esista. Quanto alla Tinelli, la Presidente del CESAP sembra stare alla “ricerca e informazione” come un leghista sta alla comunità islamica di Treviso.

Arriva però il giorno che qualcuno spiega come stanno le cose alle sprovvedute associazioni e il loro sogno di gloria va in frantumi. Così il 2 ottobre il Presidente del FAVIS firma una lettera di “recesso” dal Forum dell’on. Scilipoti, anche a nome di altre associazioni tra cui il CESAP.

Otto giorni dopo, il 10 ottobre 2010, anche la Tinelli pubblica un suo comunicato:
Il 14 settembre scorso una delegazione di associazioni, che si interessano di sostenere le vittime di controllo mentale, ha partecipato ad una riunione con l'Onorevole Scilipoti, al fine di porre le basi per un progetto di tutela. Il progetto era quello di costituire un osservatorio nazionale volto a raccogliere dati per meglio sostenere le vittime di cialtronerie. A tale riunione nessuno dei rappresentanti del CeSAP era presente. Il CeSAP che fa parte di un Forum di associazioni che si occupano del medesimo obiettivo e presenti all'incontro di Roma è venuto a conoscenza successivamente dell'esito dell'incontro. Valutando diversi dati ha riscontrato l'incompatibilità tra le scelte dell'onorevole Scilipoti e le attività stesse dell'associazione, pertanto discutendone con le altre associazioni, prendeva le distanze da quel progetto. Tutte le associazioni del Forum sono così arrivati alla decisione di non far parte del progetto della costituzione dell'Osservatorio, che in effetti non è mai partito. Di seguito la lettera inviata.
Anziché recedere dall'iniziativa dell'ayurvedico Scilipoti come fanno le altre associazioni, la Tinelli compie una mossa inaspettata: cerca di riscrivere la storia e nega tutto, perfino l’evidenza. Fingendo di non aver mai pubblicato - sulla home page del suo sito - che il 14 settembre “Si sono costituiti” ecc., ora la ricercatrice di Noci vuole farci credere che quella del 14 settembre era solo una riunione preliminare per “porre le basi per un progetto” che “non è mai partito”.

Inoltre, insiste la Tinelli, “nessuno dei rappresentanti del CeSAP era presente”. Manca solo che si giustifichi dicendo che quel giorno era in cucina a friggere i panzerotti (o a presiedere una seduta alla Camera dei Deputati). Ma è una precisazione puerile: da Scilipoti era presente “una delegazione”, che in quanto tale rappresentava anche il CESAP e che anche a nome del CESAP ha “aderito al” e non “posto le basi per”.

Funzionale a questa distorsione dei fatti è poi l’aver cancellato l’annuncio dell’avvenuta “costituzione del Forum” dalla lista delle notizie che sono comparse nella home page. È possibile scorrere l'intero elenco di queste notizie, che comincia dal gennaio 2009, ma questo annuncio è ora sparito. Identica sorte è toccata al comunicato propagandistico anti-psichiatria del CCDU, il noto gruppo di facciata di Scientology, che a suo tempo pure lui era finito nella pagina iniziale del sito del CESAP.

Si dice che la storia la scrivono i vincitori. A volte, ci provano anche le sedicenti esperte di sette che prendono imbarazzanti cantonate. Ma noi siamo fan della Tinelli e ci sentiamo di ringraziarla, perché con questo sacrificio ci regala l’aspetto più surreale della vicenda. In 1984, Orwell analizza uno dei pilastri su cui si regge il “controllo mentale” praticato dal regime: riscrivere (letteralmente) la storia. È paradossale che una persona che combatte guru e santoni plagiatori, adotti lei stessa quella tecnica di controllo mentale e cerchi di riscrivere la storia. Onestà intellettuale e decoro scientifico impongono che si lasci tutto com'è, già che è legittimo cambiare opinione, non lo è alterare i dati o i fatti.

Amo la correttezza e mi comporto con correttezza e professionalità
(Lorita Tinelli)


sabato 22 gennaio 2011

L’esperto antitruffa che comprò la Torre Eiffel

Per chi ha voglia di ridere, in un post precedente consigliavo di leggere Il Curioso Caso Lorita Tinelli. Dopo aver un po’ girovagato per il sito del CESAP, sono del parere che il suggerimento può essere esteso anche a quest’ultimo. È una lettura che non arriverà a curare la depressione, ma qualcosa di divertente che risollevi l’umore lo si trova spesso.

Una pagina che non mancherà di stupire e di far ridere riporta un comunicato dal tono tragico, ricco di frasi allarmistiche come “attacco frontale nei confronti dei nostri bambini”, “le lobby farmaceutiche e psichiatriche non si fermeranno”, “la battaglia”, “inevitabili abusi di psicofarmaci ai bambini”, “somministrazioni arbitrarie”, “grave e sconvolgente”, “con la complicità”, “i disastri e le tragedie”.

Il drammatico comunicato si conclude con l’indicazione della fonte: il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Ora qualcuno starà già ridendo. Agli altri spiegherò in 2 parole cosa vi sia di comico in questa apocalisse annunciata. In primo luogo non c’è niente di grave e sconvolgente perché si tratta di una bufala. Non esiste nessuna oscura macchinazione tesa a sostituire la merenda scolastica dei nostri bambini con velenosi psicofarmaci.

Veniamo ora all’aspetto comico. Il CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani) è un organo di Scientology, un suo gruppo di facciata che ha due scopi: fare proselitismo in modo occulto evitando il nome “Scientology” che ormai ha fama di "setta pericolosa", e condurre una fanatica battaglia finalizzata alla distruzione della psichiatria (e psicologia), le discipline qualificate per catalogare come privi di fondamento i procedimenti di Scientology (al pari dei guaritori filippini o dell'Acqua Diamante). 

Abbiamo quindi l’esperta di culti e sette che pretende di insegnare a noi (e alle autorità) come evitare le truffe di santoni e "settaroli" vari e intanto pubblicizza una campagna - basata su menzogne - organizzata da una delle psicosette più note e temute in Italia. E per fortuna che il CESAP si è dotato di un "Comitato di Relè"  che deve vagliare il materiale da pubblicare.

L’esperta di truffe che si compra la Torre Eiffel ha un sapore farsesco. Anche per l'animatore del più umile dei gruppi “anti-sette” sarebbe un abbaglio umiliante, una topica che indurrebbe il volenteroso ma inesperto maestro a dedicarsi ad altro, dimenticando culti, sette e figuracce.

Per fortuna nessuno si sogna di bisfrattare la Tinelli, che può continuare ad “offrire informazioni continuamente aggiornate a psicologi, sociologi, insegnanti, magistrati, forze dell’ordine … ma soprattutto a vittime, familiari” ecc. Il venir meno delle sue informazioni aggiornate non lascerebbe un gran vuoto, ma alle vittime e ai loro familiari verrebbe a mancare il piacere di sorridere un “”.

mercoledì 19 gennaio 2011

La casa editrice del Bianconiglio

In un suo scritto pubblicato sul sito del CESAP, la ricercatrice Tinelli mette questo riferimento bibliografico a un suo articolo:

Tinelli L. Memorie e false memorie, in I mille volti degli abusi, AA. VV., Editorba, 2006

Non indicare in bibliografia la città di una casa editrice (Editorba) è una sciatteria anche in una tesina per un esame universitario. Ma al di là della sciatteria, c’è qualcosa di ben più sorprendente in questo riferimento bibliografico: il dubbio che non siano solo le memorie della Tinelli ad essere false.

Questo perché contrariamente all’abitudine di ostentare anche la più insignificante delle qualifiche, di questo articolo la ricercatrice di Noci non fa nessuna menzione nei sui curricula, benché abbia avuto l’apparente onore di essere pubblicato in un libro. Con una rapida ricerca su Internet il dubbio diventa certezza: la casa editrice Editorba è quella del Bianconiglio e la Tinelli ha indicato una pubblicazione inesistente.

Negli elenchi delle case editrici disponibili in Internet (qui, qui, qui, qui) la “Editorba" non compare. Potrebbero però essere incompleti, meglio usare le Pagine Gialle, ma una ricerca su tutto il territorio nazionale dà questo messaggio:

"Nessun risultato trovato su Editorba".

Identico risultato si ottiene consultando le Pagine Bianche. Rimane a questo punto solo Google, ma si ottiene solo il link alla pagina della Tinelli.

Può esistere una casa editrice che non compare nelle Pagine Gialle, non ha il telefono, non ha un sito o una pagina web, non ha mai pubblicato niente e che nessuno, oltre alla Tinelli, ha mai citato in Internet? Ovviamente no, e con lei non esiste neppure la pubblicazione con l’articolo che la Tinelli non ha mai inserito nel suo curriculum. Eppure di "anomalie" e di “false memorie” i suoi curricula ne contengono in abbondanza, come per esempio gli studi che solo il sito del CESAP ha pubblicato (per non parlare di falsità ancora più gravi).

Certo, ipotizzare che la Tinelli si sia inventata una pubblicazione (significativamente intitolata false memorie) sembra impossibile. Sarebbe come ipotizzare un anziano Primo Ministro ingrifato che abitualmente organizza festini selvaggi con prostitute minorenni.


sabato 15 gennaio 2011

Pol Niuman un pò, bisfrattato – Esegesi tinellesca

Il Curioso Caso Lorita Tinelli dimostra la tendenza della Tinelli a esprimersi in “un italiano sorprendentemente esitante, che la porta talvolta a coprirsi di ridicolo”, evidenziando come la Tinelli confonde “sponsor” con “slogan”, mette la virgola tra il soggetto e il verbo, costruisce frasi senza senso oppure frasi che esprimono il contrario di quanto intende dire, ecc.

Curiosando sul sito del CESAP o sul blog della “docente universitaria”, ci si accorge che i casi riportati da il Caso Tinelli sono appena alcuni esempi. Eccone altri decisamente divertenti:

rischiando la salubrità mentale” (qui)
Corrisponde al celebre “migliorare l’ignoranza”. Può essere a rischio la sanità mentale, ma usando salubrità, che non significa salute ma che giova alla salute, si va "rischiando che sia di giovamento alla salute", il che non andrebbe considerato un rischio ma un auspicio (almeno per me che non sono un esperto del CESAP).

perchè ci danno lo sprone per” (qui)
È come "scivolare su una buccia di sapone". Il concetto viene reso correttamente, ma l'effetto comico è folgorante. La Tinelli ha fuso “ci danno la forza” con “sono di sprone”. Andrebbe rilevato anche l’errore di scrivere perché con l’accento grave (“è”), ma si tratta di un errore veniale e in questa pagina, che è una sorta di dizionario Tinellese Italiano che aiuti i neofiti a interpretare gli scritti della giornalista "immaginaria", quella degli accenti diventa una questione insignificante.

un pò per gioco e un pò per curiosità” (qui)
Questo invece è un errore molto grave. Secondo l'Accademia della Crusca "per ‘poco’ si ha po’ con l’apostrofo, l’unica forma ammessa dall’ortografia attuale e indicata dalle grammatiche". Abbiamo così una laureata in psicologia, in “criminologia giudiziaria” e in “grafologia” e che è “docente presso l’Università di Bari”, presso “Istituti professionali privati”, ecc. che non conosce le più elementari regole della grammatica italiana, quelle che si insegnano alla scuola elementare.

"ha fatto un intervento nella trasmissione radiofonica, La radio ne parla" (qui)
Con “ha fatto un intervento nella” probabilmente voleva dire “è intervenuta alla”, ma la cosa che maggiormente suscita stupore è l’uso che una persona laureata fa della virgola. È come scrivere: “mangiare la pizza, Margherita”.

"presentato da Katerin Spack, anno 2001" (qui)
È improbabile che Katerine (con la “e” finale) Spack abbia presentato qualcosa nel 2001. È l’immaginaria astronauta di una parodia ambientata nel 2125. Altre Katerin Spack non ne esistono (almeno secondo Google). A presentare nel 2001 era invece Catherine Spaak. Nel mondo della Scienza, ambiente in cui la Tinelli e il CESAP sostengono di appartenere, è motivo di discredito scrivere un nome in modo sbagliato, farlo in un curriculum è ancora più grave. Ma sbagliare 4 lettere su 12 esce dall'ambito del discredito per rientrare nel tratto che caratterizza della Tinelli: la comicità involontaria, che in questo caso suscita tenerezza, perché ricorda quegli anziani che non conoscendo l'inglese sono estimatori dell'attore  Umperi Bogart (e mangiano pochi grassi perché hanno il polistirolo alto).

Alcuni fuoriusciti lamentano di essere bisfrattati” (qui)
Sfido chiunque a riuscire a trattenere una sonora risata. Potrebbe essere un banale (e perdonabile) refuso, ma è un errore tanto comico che non poteva non essere segnalato, inoltre è così affine a “indagini segregate” da far dubitare che sia una svista.

lunedì 10 gennaio 2011

Lorita Tinelli presiede alla Camera dei Deputati

Quando si legge un curriculum pubblicato dalla Tinelli, sorge spesso il sospetto di trovarsi davanti a un caso di doping.

Sulla pagina "Curriculum CESAP" si legge:

"Il 12 ottobre 2007 il CeSAP, nella persona della Presidente, ha presieduto ad una Udienza alla Camera dei Deputati, per la presentazione del Libro Nero Sulle Sette in Italia"

Cosa sia una "Udienza alla Camera dei Deputati" solo Dio lo sa, dato che il Parlamento non è un tribunale e non tiene udienze bensì sedute, che non sono presiedute dalla Tinelli, ma dal Presidente della Camera o, in sua assenza, da uno dei 4 Vicepresidenti (art. 9 del Regolamento della Camera dei Deputati). Nel 2007 la Tinelli non era parlamentare e tantomeno Presidente (o Vicepresidente) della Camera, ma questa incongruenza non ha impedito all’esperta anti-sette del CESAP di pubblicare una così macroscopica fuga dalla realtà.

Per capire dove ne abbia preso lo spunto è necessario ripercorrere i fatti.

Quella che la Tinelli chiama "Udienza" era in realtà la presentazione di un libro, Il Libro Nero delle Sette in Italia, che non si teneva nell’Aula della Camera, ma nella sala stampa di Montecitorio. Di parlamentari presenti se ne contava appena uno, l’on. Elisa Pozza Tasca, presidente di un’associazione che si occupa di persone scomparse.

L’incontro è stato deludente: erano presenti solo l’autrice del libro C. Boschetti, l’on. Pozza Tasca, il criminologo F. Bruno e alcuni esponenti delle associazioni anti-sette italiane. Tra queste ultime, per l’appunto, la dr. Tinelli. Il pubblico generico ha completamente disertato l’evento, così come i giornalisti. Di conseguenza la riunione non ha lasciato alcuna traccia sulla stampa.

Trattandosi di un semplice incontro per pubblicizzare un libro, potrebbe essere che la Tinelli abbia presieduto quella piccola riunione? Neppure quello. A introdurre o presentare il libro si sono succeduti le persone sopra citate (l'autrice del libro, il criminologo F. Bruno, l'on. Pozza Tasca) più un esponente del FAVIS. Per tutto il tempo della presentazione, la Tinelli era comodamente seduta dalla parte del pubblico in qualità di spettatrice.

L'aver assistito tra il pubblico alla presentazione di un libro, nella mente della Tinelli si è trasformato nell'aver presieduto a una riunione della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.

Oltre a questa enormità, vanno rilevati altri errori che appaiono indicativi dell'autorevolezza della studiosa di "psicosette" che sostiene "di offrire informazioni sull'argomento, continuamente aggiornate, a psicologi, sociologi, assistenti sociali, forze dell'ordine, educatori, insegnanti, avvocati, magistrati, medici, pedagogisti, operatori psicosociali". La data riportata dalla Tinelli, 12 ottobre, è sbagliata sia nel giorno che nel mese. La data esatta è il 21 settembre. L’anno, almeno quello, era corretto. Non così il titolo del libro, perché la Tinelli riesce a sbagliare persino quello: "Il Libro Nero delle Sette in Italia" e non "sulle Sette".