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Lorita Tinelli, Presidente del CESAP, mostra una spiccata tendenza a ostentare qualifiche o meriti che risultano poco aderenti alla realtà.

Molti esempi sono illustrati in "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", dov’è possibile leggere un lungo elenco di esagerazioni e travisamenti che suscitano uno stupore che lascia presto il posto all’ilarità.

Poiché la produzione di queste vanterie è particolarmente copiosa, questo blog si propone di integrare "Il Curioso Caso Lorita Tinelli", con una raccolta di citazioni sparse, analizzate attraverso un'ottica ironica e umoristica al fine di sorridere un po'.

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lunedì 31 gennaio 2011

Via B. Croce, 49. Trattabile


Se in materia di sette la competenza della Tinelli pare essere oltremodo insufficiente (vedi qui e qui), si deve ammettere che almeno per i numeri può vantare una spiccata creatività. In una intervista del 17/3/2010 la Tinelli sostiene che al CESAP "ogni settimana arrivano decine di richieste".

Sorvoliamo sulla verosimiglianza di queste decine di richieste settimanali, perché ciò che merita attenzione è che la Tinelli era partita da un valore molto superiore. Sul sito del CESAP c’è un avviso dove si parla di “un centinaio di richieste di aiuto al giorno”. All’incirca 700 alla settimana, un valore enormemente superiore rispetto ad alcune “decine”.

Come i prezzi dei venditori ambulanti sulle spiagge, che partono da 100 per arrivare a 10, anche i dati sull’attività del CESAP sono trattabili, e questo è confortante. Vediamo perché:
  • La finalità del CESAP è “Partecipare attivamente allo sviluppo della scienza”, quindi la Tinelli è una scienziata.
  • La Scienza ha delle regole che vanno seguite scrupolosamente.
  • Se la Tinelli è una scienziata, allora le sue dichiarazioni sono conformi alle regole della Scienza. 
  • Per cui, quando la Scienza ci dice che il diametro della Terra è di 12.629 Km, ora sappiamo che possiamo chiedere lo sconto, è un valore trattabile.
Sempre nella stessa intervista, c’è una frase della scienziata di Noci che merita alcune considerazioni, purtroppo non tutte divertenti. Secondo l'intervista, la Tinelli avrebbe detto:
"No - dice a una signora che telefona da Milano - di questo gruppo non ho mai sentito parlare. Ma stia tranquilla, sua sorella la tireremo fuori."

Anche se rassicuranti, queste parole suscitano preoccupazione. La Tinelli sostiene che per il bene della sorella è necessario l’intervento del centro Abusi Psicologici al fine di “tirarla fuori”. Questo significa che quello è un gruppo “abusante”. In pratica saremmo di fronte a una setta, ma come fa la Tinelli a sostenerlo se di quel gruppo non ha “mai sentito parlare”? Non è una veggente e le informazioni fornite da una parente preoccupata non sono per niente sufficienti per esprimere un giudizio serio. La sommarietà maccartista con cui la Tinelli qualifica come “setta pericolosa” (o plagiante o psico-setta ecc.) un gruppo di cui non ha neppure mai sentito parlare, può avere implicazioni molto gravi sulla vita delle persone coinvolte.

L’argomento si fa serio e ci spegne il buonumore, per cui lasciamo che a trattarlo sia qualcuno più qualificato e torniamo agli aspetti comici, certamente più piacevoli, ossia alla frase “stia tranquilla, sua sorella la tireremo fuori.

Questa banale affermazione può avere due implicazioni: la Tinelli ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della psicologia, oppure fa concorrenza alle miracolose alghe dimagranti di Vanna Marchi. Non esistono - non esistevano prima della Tinelli - tecniche che garantiscono il “risveglio” di un adepto “plagiato” da una “setta”. O almeno non esistono metodi legali e moralmente accettabili, già che la deprogrammazione (metodo inefficace che ricorreva al rapimento e alla coercizione) è stata da tempo abbandonata.

Chi è abituato a pensar male degli altri non avrà dubbi, ma noi, che siamo cultori della giornalista immaginaria, abbiamo la soluzione dell’enigma: Lorita Tinelli ha fatto una grande scoperta, ma la sua notoria modestia la porta a rifuggire dagli onori che per un tale contributo “allo sviluppo della scienza” le verrebbero tributati.

Deve essere per questo che sulla home page del CESAP, anziché questo straordinario nuovo metodo, apprendiamo che “la pubblicità negativa su internet aiuta ad essere arrestati per frode”. Una notizia imperdibile, anche se non saprei dire cosa c’entri con gli abusi psicologici, il plagio e le psico-sette.


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